Piccolo atlante degli alberi di montagna

Durante le ore passate nei boschi (in mountain bike, durante una passeggiata, raccogliendo erbe spontanee e funghi) ci siamo spesso chiesti quali fossero i magnifici alberi ed erbe che ci circondavano. Nonostante gli anni di scout in stile Giovani Marmotte i ricordi erano pochi... Ho deciso che la cosa migliore era documentarsi sugli alberi di montagna, in modo da riconoscere con poche caratteristiche quelli che avevamo di fronte. Quindi questa vuole essere, senza alcuna velleità istruttiva, una semplice guida per conoscere gli alberi delle nostre montagne.

Il modo migliore per imparare a riconoscere gli alberi di montagna con questa piccola guida, è farsi delle passeggiate consultandola sul proprio cellulare, in particolare guardando le foto (proprio come abbiamo fatto noi).






Indice

Nell'atlante presentiamo i seguenti alberi:


ABETE ROSSO (Picea abies)


Albero resinoso alto fino a 45-50 m, si può trovare ad altitudini mediamente comprese tra i 1.200 ed i 1.800 m. Forma boschi puri o misti insieme a faggi, abeti bianchi, larici.
Abete Rosso
Abete Rosso
Foglie: aghiformi, lunghe 1,5 - 2,5 cm, inserite singolarmente e disposte tutto intorno al ramo.
Chioma: piramidale, i rami giovani rivolti verso l’alto, i rametti laterali pendenti a festoni.
Corteccia: sottile, di colore grigio–rossastro, screpolata a placche rotondeggianti.
Frutti: le pigne sono pendenti, di forma cilindrica, lunghe 8 - 15 cm, con molte squame sottili, di colore rossastro a maturità, nel momento in cui cadono intere a terra.

Abete Rosso
Abete Rosso


ABETE BIANCO (Abies alba)


Possiamo definirlo il sovrano dei boschi di montagna: riesce a crescere per i primi 10 anni di vita in zone d'ombra (versanti a nord o sotto boschi fitti) Pianta aghiforme di altezza massima intorno ai 40 m, vive in boschi ad altitudine compresa tra i 500 ed i 1.900 m.

Abete bianco
Abete bianco

Foglie: aghi dalla punta arrotondata, appiattiti ed inseriti singolarmente nel ramo. La superficie superiore è verde intenso, lucida e liscia, mentre quella inferiore ha un colore chiaro ed al tatto si presenta pelosa. A differenza dell'abete rosso gli aghi si dispongono piatti come denti di un pettine rispetto al ramo.

Abete bianco
Abete bianco
Chioma: se la pianta cresce isolata presenta fitti rami fino a bassa altezza, se invece si trova a stretto contatto con altri alberi, il fusto rimane spoglio fino a grandi altezze, per espandere i rami a più vicino contatto con la luce. La forma è piramidale, la punta blocca però la crescita dei rami sottostanti dando alla pianta un aspetto leggermente appiattito sul capo. I rami principali si sviluppano regolarmente attorno al tronco ed in senso orizzontale.
Corteccia: nelle piante giovani presenta un colore grigio-argento. In quelle più vecchie la corteccia si ispessisce squamandosi in placche sottili, con fessure dal movimento verticale.
Frutti: si trovano sulla parte alta della pianta, rivolti verso l'alto. Sono composti da fitte squame, inizialmente di colore verde ed in seguito color rosso-marrone.


PINO SILVESTRE (Pinus sylvestris)


Albero dal portamento leggero, può raggiungere i 35-40 m di altezza. Ama la luce e riesce ad installarsi anche su terreni poveri. Si trova ad altitudini non così elevate come gli abeti, ad una media di 1.000 m e fino ai 1.400 circa.


Pino silvestre
Pino Silvestre
Foglie: gli aghi possono raggiungere i 5 cm circa, sono raggruppati a coppie tutto intorno al ramo.
Chioma: i rami sono poco abbondanti e crescono in maniera irregolare prevalentemente nella parte alta della pianta.
Corteccia: alla base è rosso-bruna, con placche spesse e di dimensione irregolare
Frutti: genera pigne legnose, di dimensione compresa tra i 4 e i 7 cm di lunghezza, che a maturità aprono le grosse placche ad ombrello.

Pino silvestre
Pino silvestre


PINO NERO (Pinus nigra)


Si trova nelle regioni montuose mediterranee, oppure sui versanti esposti a sud nelle zone di bassa-media montagna; è una pianta resistente che cresce sui terreni più poveri. Ha un portamento eretto grazie al fusto dritto ed affusolato che può raggiungere anche più di 30 metri.

Pino nero
Pino nero


Foglie: gli aghi sono lunghi tra gli 8 ed i 15 cm, raccolti a mazzetti di due, di colore verde scuro.
Chioma: arrotondata o piramidale, i rami sono distribuiti lungo tutto il fusto in orizzontale tendente verso l'alto.
Corteccia: di colore variabile tra il marrone ed il grigio, molto screpolata a placche sottili.
Frutti: conici, a maturazione si aprono in lingue rigide e legnose.


Pino nero
Pino nero


PINO CEMBRO (Pinus cembra)


E' detto anche cirmolo. Raggiunge altezze tra i 15 e i 25 m e si adatta bene in zone fredde e ventose, tipiche dell'alta montagna, ovvero tra i 1.600 e fino ai 2.100 m., grazie anche alle forti radici che si ancorano alle fessure tra le rocce.

Pino cembro
Pino cembro
Bosco di Cirmoli sull'Alpe Lusia
Foglie: gli aghi, lunghi 5-8 cm e fini, sono raccolti a mazzetti da 5.
Chioma: tende al cilindrico, con rami fitti che guardano verso l'alto.
Corteccia: liscia e grigiastra nelle piante giovani, mentre in quelle più vecchie tende al rosso-bruno e si fessura in piccole placche striate verticalmente.
Frutti: le pigne sono ovoidali e legnose, non più lunghe di 8 cm e pertanto non pendono dai rami. Non aprono le squame, liberando i semi solo una volta cadute a terra.

Pino cembro
Pino cembro


LARICE (Larix decidua)


E' l'unico albero aghiforme caduco, le cui foglie quindi ingialliscono e cadono con l'inverno. Ciò accade per resistere ai freddi climi invernali, dal momento che il larice può raggiungere le quote di limite della vegetazione (fino ai 2.300 m), grazie anche alle forti radici che riescono ad ancorarsi ai terreni più impervi.
Larice
Larice
Foglie: Di colore verde chiaro, sono raggruppate in piccoli ciuffi disposti intorno al ramo ed attaccati ad esso attraverso piccoli e corti rametti. Come detto, in autunno ingialliscono e cadono.
Chioma: E' piramidale, rada. I rami principali disposti in senso orizzontale, quelli secondari pendono da questi.
Corteccia: grigiastra in superficie, si divide in piccole placche irregolari che lasciano intravedere il colore rossastro della corteccia sottostante.
Frutti: di forma ovale, grandi solo 3-5 cm, appesi sia ai rami principali che a quelli secondari.

Larice
Larice



PINO MUGO (Pinus mugo)


Nonostante il nome di pino mugo si tratta di un arbusto aghiforme che, grazie alla sua particolare conformazione radente al terreno, riesce a vivere fin oltre il limite della vegetazione arborea, in particolare tra i 1.700 ed i 2.500 m su terreni rocciosi ed impervi.

Pino mugo
Pino mugo
pino mugo
Pino mugo
Foglie: di colore verde scuro e lunghezza di 3-5 cm, sono raggruppate in mazzetti di 2 o 3, analogamente agli aghi del pino silvestre.
Chioma: nonostante la forma vari in funzione delle varietà e delle condizioni ambientali, solitamente in ambiente alpino i rami si distribuiscono radenti al suolo per proteggersi dai venti montani, in fitti tappeti che ricoprono il terreno, protendendosi infine verso l'alto.
Corteccia: essendo un arbusto non presenta un tronco vero e proprio. In ogni caso la corteccia è grigiastra e forma piccole squame.
Frutti: grandi tra i 3 ed i 5 cm, le pigne sono legnose e di forma ovale. Si trovano nella parte terminale dei rami, ben salde agli stessi.


Se questo post vi è sembrato utile, non perdete la seconda parte del piccolo atlante degli alberi di montagna oppure se vi interessano le erbe spontanee ho scritto anche su di loro!

Luppolo selvatico
Luppolo selvatico