Giardino di montagna /2

Proseguendo con gli spunti per un giardino colorato e fiorito anche per chi vive in montagna (se non l'avete ancora fatto, leggete il post precedente), una bella aiuola non è composta solamente dagli arbusti di media grandezza, ma può essere riempita anche nella parte bassa.
Infatti, la base è sì coperta dalla corteccia di larice, ma per evitare la monotonia si possono aggiungere dei fiori che cresceranno in periodi diversi e daranno movimento a tutto l'ambiente.

BULBI

Già in questo periodo di fine inverno possiamo avere le prime fioriture date da bulbi interrati nell'autunno precedente. Il terreno infatti li protegge dalle temperature più rigide, come possiamo notare passeggiando nel bosco.
I primi fiori del sottobosco infatti sono i crocus (di colore bianco, lilla, viola, ecc), ciclamini e narcisi. Ad esempio, l'anno scorso ho provato ad interrare dei bulbi di narciso che venivano da un vasetto ormai sfiorito e quest'anno sono comparsi dei magnifici fiori gialli!

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Crocus
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Narciso



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Ciclamino


I bulbi vanno interrati ad una profondità doppia rispetto alla loro altezza in piccoli gruppi, in modo da ottenere delle "macchie" di colore. Una volta sfioriti, questo tipo di piante non richiede particolari attenzioni: sarà sufficiente eliminare le foglie seccate ed evitare di annaffiare per non modificarne il ciclo di vita.


BORDURA

Una volta terminato il breve ma intenso periodo di fioritura di queste piante, la primavera sarà già nel suo corso e il colore sarà dato dalle piante di bordura. I nostri giardini sono ricchi di questi fiori perché si espandono rapidamente e coprono ampie porzioni.

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Tra queste, c'è il delosperma, una succulenta originaria del Sud Africa. Nonostante la sua origine è una pianta diffusa anche nei nostri giardini e, sebbene non resista alle temperature invernali, in primavera ricresce senza problemi.

Un'altra è la campanula, ideale per i giardini alpini,che fiorisce durante l'estate. Ha un'espansione intensa e quindi necessita saltuariamente delle potature di contenimento.


La tageta è un altro fiore molto colorato, piuttosto rustico. Solitamente viene usato negli orti in quanto sia il "profumo" che le radici sono sgradite a vari parassiti. Vanno piantate quando la temperatura è sufficientemente calda e amano il pieno sole. A fine fioritura sarà sufficiente estrarre i semi per poterli ripiantare nella primavera successiva. L'unico difetto è che ho notato che le foglie sono invece molto apprezzate dalle lumache...


Regina incontrastata di un giardino di montagna è poi la stella alpina (leontopodium). Trattandosi di una pianta montana si adatta perfettamente ai climi freddi e terreni poveri, pertanto necessita davvero poche cure. La fioritura avviene in giugno-luglio, successivamente la pianta si secca ma si riprenderà nella primavera successiva ancora più rigogliosa. Attenzione a non innaffiarla troppo, il ristagno d'acqua, insieme al caldo, è infatti un suo nemico; in piena terra è sufficiente 2 volte in settimana.



Per chiudere, irrinunciabile per il suo profumo è la lavanda. Le dimensioni sono maggiori rispetto alle piante precedenti, infatti può raggiungere oltre il metro in altezza e larghezza. Per questo è meglio non posizionarla troppo vicino ad altre piante. Gradisce un'esposizione soleggiata ma non teme il freddo, in particolare per le varianti montane. Soprattutto nel primo anno richiede annaffiature frequenti e regolari, mentre in seguito diventa meno esigente. Teme l'umidità.
Il vantaggio di avere questa pianta nel giardino è che il forte profumo è un repellente naturale contro vari insetti (falene, mosche, zanzare), mentre è un alleato delle api.
La potatura è la fase più importante dopo il periodo di fioritura dell'estate. Vanno eliminati, preferibilmente in mezzo alle foglie, oltre due terzi della vegetazione nata nei mesi precedenti, oltre alle spighe seccate.



Naturalmente con i fiori, lasciati ad essiccare all'aria, è possibile fare dei sacchetti profumati da tenere negli armadi e nei cassetti. Io li "stropiccio" ogni tanto per far rilasciare l'aroma e li sostituisco integralmente l'anno successivo.