La disciplina sembrerebbe molto semplice: scendere in bici una discesa (rigorosamente offroad) più o meno lunga. A pepare questa apparentemente semplice pratica sono la pendenza (molto alta) e il percorso (tortuoso) e non ultimo la qualità del fondo "stradale" (prati e sentieri).
![]() |
Parte del tracciato dei Mondiali 2016 in Val di Sole |
Si veniva da questo tipo di bici....
![]() |
https://it.pinterest.com/pin/539165386609373670/ |
Per arrivare a questo!
GT Fury |
I percorsi seguono spesso le piste da sci libere dalla neve in estate, ma anche specifici tracciati in mezzo ai boschi (naturali o "costruiti").
È qui che si scontrano le esigenze dei biker con quelle dei trekker/climber e che fa di questa disciplina di montagna la più discussa in questo momento. Il CAI (SAT in Trentino) accusa i praticanti di non rispettare gli spazi ad essi dedicati e di rovinare i sentieri con il passaggio delle bici a grosse velocità. Sinceramente pensiamo, da non praticanti di DH ma di semplice MTB, che ognuno abbia il diritto di divertirsi nel modo che preferisce nel rispetto delle altre persone. Quindi ben vengano i downhiller sulle piste da sci in estate e nei percorsi dedicati, ma si tengano fuori dai sentieri per il trekking e alpinismo. Sarebbe anche un modo per dare un senso alle brutture degli impianti di sci nella bella stagione.
La disciplina è molto spettacolare anche da vedere, ci sono molti video che la fanno apprezzare. Ecco un video davvero emozionante....
Tornando al nostro continente le cose si fanno più umane. Qui siamo in Val di Sole in Trentino dove si sono disputati i campionati mondiali di MTB e si disputeranno anche quest'anno. Claudio Caluori presenta la discesa del 2015.