Un grazie a Sara che ci ha fatto scoprire questo fantastico documento storico sul precursore dello skiroll.


Ed ecco l'evoluzione.


Parliamo di cose da donne...
Le pulizie di casa, si sa, sono una noia mortale per chi come noi preferisce occupare il tempo all'aria aperta piuttosto che con queste incombenze. Ad ogni modo, visto che vanno fatte, che almeno non inquinino l'ambiente e tantomeno la nostra salute. Mi sono interessata quindi a come fare delle pulizie naturali, così come facevano le nostre nonne fino a quasi 50 anni fa.



Ho scoperto l'interessantissimo blog Detersivi BioAllegri. Si parla di tante alternative ai detersivi tradizionali, che non solo hanno un fortissimo impatto sull'ambiente, in particolare sulle acque, ma anche sulla nostra salute, in quanto le sostanze chimiche contenute rilasciano particelle che, respirate di continuo negli ambienti di casa, fanno sicuramente male. Ci sono poi molti consigli utili su come risparmiare risorse ed utilizzare prodotti naturali.


Ho cominciato quindi ad eliminare alcuni prodotti non indispensabili, come il detersivo per pavimenti. Al suo posto per le piastrelle è sufficiente dell'acqua calda e aceto (al supermercato si trovano vari tipi di aceto a bassissimo prezzo). Stessa composizione, o anche con aceto puro, per pulire frigorifero e forno, anche perché i prodotti in vendita per pulire il forno sono un ammasso di sostanze nocive.






La seconda ricetta è quella per il detersivo per lavastoviglie naturale:
3 limoni, 400 ml di acqua, 200 g di sale, 100 ml di aceto bianco


limone aceto sale acqua
  • Tagliare i limoni in 4-5 pezzi togliendo solo i semi (è più facile se tagliate i limoni a rondelle o li spremete).
  • Frullarli con un mixer insieme ad un po’ di acqua e al sale. Per evitare intasamenti del filtro lavastoviglie, frullate a lungo e molto finemente la poltiglia. 
  • Mettere la poltiglia in una pentola, aggiungere tutta l’acqua e l’aceto e far bollire per circa 10 minuti mescolando, affinché non si attacchi. Quando il preparato si è addensato, metterlo in vasetti di vetro, possibilmente ancora caldo: si crea un sottovuoto che conserva il detersivo più a lungo.
Come si usa:
- Due cucchiai da minestra per la lavastoviglie. Non mischiate il detersivo fai da te a quello classico per lavastoviglie.
- A piacere per i piatti a mano. In caso di stoviglie unte basta aggiungere sulla spugnetta un po’ di detersivo classico per piatti a mano visto che, a differenza di quello per lavastoviglie, può mischiarsi con quello fai da te.
- E' consigliabile alternare a un certo numero di lavaggi, uno con detersivo lavastoviglie bio o tradizionale.


In lavastoviglie funziona davvero, anche grazie al ciclo di lavaggio ad alta temperatura. Inoltre lo uso per pulire i taglieri, evitando che possano rimanere residui di detersivo nelle fessure lasciate dai coltelli, contaminando anche i cibi.

Infine, gli innumerevoli usi del bicarbonato, addirittura 40 diversi. 

Il suo forte potere sgrassante e solvente lo rende efficace per ogni tipo di pulizia, in genere mischiato ad acqua in diverse proporzioni. Assorbe gli odori, ad esempio in frigo o nell'immondizia. Si usa anche per la cura della persona. In pratica, un toccasana che non fa male all'ambiente!





Se il post vi è piaciuto ricordatevi di cliccare sul pulsante +1 di Google che trovate qui sotto! 

Suona molto male, ma finalmente piove! Anche se il maltempo ci costringe tra le mura di casa, considerando la sofferenza degli ecosistemi montani ai noi carissimi, si può tirare un sospiro di sollievo.

È dall'inverno del 2011 che c'è una diminuzione drastica delle precipitazioni piovose. Se non si può parlare di siccità vera è proprio ma si parla di una riduzione delle precipitazioni del 50% un po' tutto l'emisfero nord. Si purtroppo non c'è secca solo sulle montagne in Italia, ma il deficit è registrato anche negli USA, Cina e addirittura in Gran Bretagna (dove in alcune zone si è dovuto ricorrere al razionamento).
Queste precipitazioni sono davvero una manna per la nostra riserva di acqua che è rappresentata dai ghiacciai alpini (soprattutto quelli del versante meridionale) che soffrono una eccezionale fase di scioglimento.

Ho letto qualche giorno fa un articolo sul MeteoGiornale  sullo stato di calamità proprio per la siccità dichiarato dalla regione Toscana. Dalla carta del deficit pluviometrico si nota proprio che è proprio l'Appennino ad essere più assetato tra tutta la regione.
Dalla carta che segue ci possiamo rendere conto del deficit registrato in quest'ultimo periodo.


In tutte le zone montuose c'è carenza di acqua. I metereologi suppongono sia l'effetto della Niña.
Il benessere dei nostri tempi ha un costo in termini di acqua davvero oneroso. Possiamo renderci conto da questi grafici che ho trovato su http://www.waterfootprint.org/ (consumo dell'acqua per nazioni, dipendenza idrica delle nazioni... etc) e su http://virtualwater.eu/ (consumo di acqua per i principali prodotti alimentari o naturali).

consumo di acqua mondiale


consumo di acqua per produrre cibo

Ad un aumento del consumo di acqua corrisponde purtroppo una diminuzione delle precipitazioni.
L'ecosistema montano (e non solo quello) vive e prospera grazie all'acqua e la diminuzione delle precipitazioni lo mettono in sofferenza. Dobbiamo sperare che il deficit si colmi il più fretta possibile evitando eventi estremi (il più recente l'alluvione di Genova e della Liguria). Nel frattempo, dobbiamo moderare il consumo di acqua (lavare meno spesso l'auto, chiudere il rubinetto quando ci laviamo i denti, raccogliere l'acqua che facciamo scorrere in attesa si scaldi... etc etc...) magari consultando lo studio riassunto nel poster di sopra per scegliere piatti ecologici da mettere a tavola.


Se il post vi è piaciuto ricordatevi di cliccare sul pulsante +1 di Google che trovate qui sotto!

Il downhill è una delle specialità più di tendenza del mountain biking. Sta riscuotendo molto successo tra gli amanti della MTB e dai media ma è anche molto discussa. È considerato uno sport estremo per la pericolosità, la tecnicità e per l'adrenalinità.
La disciplina sembrerebbe molto semplice: scendere in bici una discesa (rigorosamente offroad) più o meno lunga. A pepare questa apparentemente semplice pratica sono la pendenza (molto alta) e il percorso (tortuoso) e non ultimo la qualità del fondo "stradale" (prati  e sentieri).
Parte del tracciato dei Mondiali 2016 in Val di Sole
Per praticare il downhill la normale bici da MTB si è evoluta nel tempo in un sofisticato concentrato di tecnologia che tanto assomiglia ad una moto da enduro a pedali: doppie sospensioni dalle dimensione molto generose e forcella lunga, telai più grandi e iper-rinforzati e assetto con baricentro tutto dietro e doppio freno a disco (con disco gigante).

Si veniva da questo tipo di bici....
https://it.pinterest.com/pin/539165386609373670/

Per arrivare a questo!
GT Fury
GT Fury

I percorsi seguono spesso  le piste da sci libere dalla neve in estate, ma anche specifici tracciati in mezzo ai boschi (naturali o "costruiti").
È qui che si scontrano le esigenze dei biker con quelle dei trekker/climber e che fa di questa disciplina di montagna la più discussa in questo momento. Il CAI (SAT in Trentino) accusa i praticanti di non rispettare gli spazi ad essi dedicati e di rovinare i sentieri con il passaggio delle bici a grosse velocità. Sinceramente pensiamo, da non praticanti di DH ma di semplice MTB, che ognuno abbia il diritto di divertirsi nel modo che preferisce nel rispetto delle altre persone. Quindi ben vengano i downhiller sulle piste da sci in estate e nei percorsi dedicati, ma si tengano fuori dai sentieri per il trekking e alpinismo. Sarebbe anche un modo per dare un senso alle brutture degli impianti di sci nella bella stagione.

La disciplina è molto spettacolare anche da vedere, ci sono molti video che la fanno apprezzare. Ecco un video davvero emozionante....



In Nord America le montagne hanno spazi sterminati, non credo sia facile creare un parco a tema così sulle Alpi o Appennini (soprattutto con il CAI/SAT contrario).
Tornando al nostro continente le cose si fanno più umane. Qui siamo in Val di Sole in Trentino dove si sono disputati i campionati mondiali di MTB e si disputeranno anche quest'anno. Claudio Caluori presenta la discesa del 2015.

A causa della crisi economica del mondo occidentale (anche se i media continuano a parlare di crisi globale, secondo me è solo l'occidente in crisi) e soprattutto dei conti nazionali, il prezzo dei carburanti continua a salire a livelli davvero pesanti.

http://showme.co.za/rustenburg/industry/sneaky-ways-to-save-money-on-fuel/


Viaggiando in montagna tra salite e discese, curve e tornanti, l'aggravio delle spese è ancora più salato: i consumi sono più alti (dai dati del trip compuer la nostra Qubo è passata da 5,8l x 100km della valle a 6,4l x 100km) a causa delle basse andature, dei continui cambi di velocità e semplicemente della forza di gravità.
Sto cercando qualche tecnica che permetta di risparmiare sui consumi di carburante senza ovviamente spendere ulteriore denaro.
La prima domanda che mi pongo è: alleggerendo l'auto, risparmio carburante? Sembrerebbe di si. Da qualche parte ho letto addirittura di una riduzione dell'1.5% ogni 30kg di peso in meno. Su diversi siti in cui si parla di risparmio a tutto tondo (in basso i link dei siti che ho consultato) si consiglia, oltre a tanti altri utili accorgimenti che invito a leggere, di non tenere pesi inutili a bordo.
Cercando un modo per ottimizzare al massimo questo concetto, ho valutato di montare cerchi in lega, che dovrebbero essere più leggeri. Già, dovrebbero, infatti la motivazione principale per cui i clienti acquistano cerchi in lega è semplicemente lo stile, disinteressandosi dei benefici della lega e quindi sul mercato si trovano per lo più cerchi in lega bellissimi ma pesanti quasi tanto quanto gli standard in ferro. Tuttavia si trovano cerchi più leggeri e sembra che si possa alleggerire l'auto di circa 20kg.
Supponendo che il risparmio in questo caso sia del -1%, consumando 3.125 litri l'anno per percorrere i circa 20.000km otterrei un risparmio di 31 litri l'anno. Tradotto in soldoni, considerando la media di 1.80 euro/litro (diesel), 56,25 euro l'anno. Troppo poco per ammortizzare il costo d'acquisto (mediamente 300euro). Sarebbe meglio acquistare l'auto con cerchi in lega per risparmiare carburante se quelli offerti dalla casa produttrice ovviamente pesano meno di quelli di serie.
Dirotterò i miei sforzi sulle alternative a costo zero, dal momento che esistono tanti piccoli accorgimenti che possiamo seguire per risparmiare carburante:
  • controllare la pressione gomme molto di frequente;
  • tenere la pressione delle gomme qualche decimo di BAR superiore a quella proposta dal produttore, soprattutto nei periodi caldi;
  • evitare carichi inutili (anche rimuovendo i sedili posteriori dove possibile);
  • tenere i filtri dell'aria puliti (al prossimo tagliando ne monterò uno lavabile, risparmiando anche nella produzione di residuo non riciclabile);
  • manutenzione auto regolare e frequente.
Di seguito alcuni link ai siti che ho consultato per informarmi su questa delicata tematica:
Guardare al risparmio del carburante non è solo un modo per sopravvivere alla crisi, ma anche un importante passo verso il rispetto della terra che ci ospita e alla natura dei monti che ci circondano.
Ricordiamo:

Gauri Haksar
https://samirahaksar.wordpress.com/2011/06/09/save-fuel/


Se il post vi è piaciuto ricordatevi di cliccare sul pulsante +1 di Google che trovate qui sotto!

La fotografia time-lapse è una tecnica cinematografica nella quale il tempo di cattura è molto inferiore al tempo di riproduzione (ad esempio un video che riprende il cielo e le costellazioni di una notte di circa 8 ore può essere riprodotto in circa 15-20 secondi).
Un time-lapse è ottenuto scattando una serie di fotogrammi, solitamente della stessa inquadratura su sfondi panoramici , a una distanza di tempo prolungata, fino ad intervalli di minuti tra un fotogramma e l'altro. Le foto ottenute sono ordinate e montate in un video con risultati.. fantastici...
È una tecnica che negli ultimi anni va sempre più di moda, ed i più famosi fotografi si stanno cimentando in queste opere. Il motivo può stare nel progresso delle tecnologie informatiche-fotografiche ma, secondo me, anche per lo stile di vita "accelerato" che ormai abbiamo un po' tutti, con l'effetto di assistere in pochi minuti a fenomeni naturali che normalmente impiegano ore a manifestarsi. 
Il risultato, da vedere, è davvero eccezionale.
Oggi anche i dispositivi non professionali permettono di cimentarsi con il time-lapse, grazie a specifiche funzioni già programmate.
Ecco un banalissimo esperimento fatto con la GoPro 4 Silver.



E qui invece un bellissimo esempio di time-lapse... consiglio di vederlo a tutto schermo.


Favoloso! Notate bene il time-lapse al 45'': sembra di guardare onde marine...

Abbiamo parlato di fotografia anche in questi post!
Se il post vi è piaciuto ricordatevi di cliccare sul pulsante +1 di Google che trovate qui sotto!
C'era un tempo in cui in Trentino un lago era noto per una caratteristica particolare: il suo colore rosso.
Questo lago in particolare era il Lago di Tovel, una perla incastonata nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta.
Fino agli anni Sessanta ogni estate si poteva rivivere il fenomeno dell'arrossamento delle sue acque, che coloravano il lago di un rosso intenso, quasi color sangue, rendendo il paesaggio intenso ed innaturale.

Tovel: un lago alpino, rosso
Tovel: un lago alpino, rosso