Stufa e camino: il riscaldamento naturale e sostenibile con la legna

Con l'arrivo della stagione fredda, da millenni (forse da dalla scoperta del fuoco) in montagna (ma non solo) ci si scalda con la cara vecchia legna.

I motivi possono essere i più disparati.
Dalla maggiore facilità di reperire la legna da ardere per alimentare le nostre stufe e camini, passando dall'indubbia eco-sostenibilità, per arrivare alla convenienza e alla facilità di reperimento di questa bioenergia.

Ma è soprattutto il fascino primordiale della fiamma che scalda la nostra tana che ne fa un must nelle case di montagna.

Una baita di montagna e caminetto acceso... meglio di così!
E' un libro che ha fatto parlare di sè: si tratta di un manuale ma con i numeri di vendita da best-seller. Consiglio a tutti gli appassionati di averlo nella propria libreria.



Il libro non parla espressamente delle tecniche di abbattimento degli alberi.
Un argomento che invece mi interessa molto è quello su come accatastare la legna, come si vede sotto ho proprio bisogno  di qualche consiglio su come migliorare la mia tecnica...

La nostra legnaia a pieno regime

Una cosa che ho scoperto leggendo il libro è uno dei motivi per cui il fuoco ha su di noi questo fascino primordiale: a differenza dei caloriferi, la combustione della legna emette onde elettromagnetiche simile a quelle del sole, quindi il fuoco di legna ci sembra un po' come quello che prendiamo fuori durante una bella giornata estiva.
Nel libro ci sono anche consigli per limitare l'emissione di polveri sottili nell'aria che contribuiscono all'inquinamento dell'aria. Anche se viviamo in montagna, la qualità dell'aria è sempre importante.


L'eterna lotta tra chi sostiene che la stufa sia meglio del camino o vicevera per me rimane e rimarrà senza un vincitore. I due strumenti ideati per scaldarci con la legna sono entrambi validi e soprattutto regalano il fascino che una casa di montagna deve avere. 
Stufa o camino
La nostra stufa Rizzoli
La diffusione di uno o dell'altro metodo è legato anche al territorio. In Trentino ad esempio è la stufa, ovvero la cucina economica (o fornasela) a farla da padrona. Ce le ricordiamo nelle cucine delle nostre nonne e in tutte le baite, evolvendosi nel tempo in modelli sempre più efficienti. Al contrario, in Abruzzo è il caminetto ad essere più diffuso. Entrambi i metodi comunque hanno lo scopo di scaldare più ambienti possibili, approfittando del calore per cucinare, e infatti le ricette tipiche del territorio sono legate anche al metodo di cottura.

La sostenibilità ed economicità del riscaldamento con la legna è indubbia. Se poi la si usa anche per cucinare come facciamo sulla nostra stufa, il risparmio economico è garantito.
Ulteriore motivazione all'uso della legna per riscaldamento sono gli incentivi statali che vengono offerti sull'acquisto delle stufe. 

Sulla sostenibilità del riscaldamento con la legna, è stato stimato che la combustione della legna emette la stessa quantità di CO2 che l'albero ha assorbito per la sua crescita. Quindi di fatto il riscaldamento a legna è un'energia a impatto zero.
Oltre a questo bisogna considerare che, al contrario dell'energia fossile, è una fonte di energia rinnovabile. Talmente rinnovabile che sulla terra molto probabilmente sarà disponibile quando l'uomo non l'abiterà più.

Per noi il riscaldamento con la legna, con stufa o camino che sia, rimane il metodo più ecologico per riscaldare le case per chi vive in montagna (e non solo).
Bisogna comunque tenere alcuni comportamenti per non limare il vantaggio ecologico che il riscaldamento a legna ci fornisce:


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